Indagine CNA. Ben 80 Tatuatori e Piercers in provincia di Frosinone: un settore che cresce

Andrea CapobassoBenessere e sanità

A metà fra l’arte e l’estetica, fra la cura della persona e il mondo del fashion. È il mondo dei tatuaggi che oramai da quasi 10 anni sta conoscendo un rapido sviluppo in Italia ed anche nel nostro territorio. Non più un tabù, ma un modo per esprimere se stessi.
Dati alla mano i tatuaggi oggi rappresentano una forma estetica molto comune ed è lo stesso Istituto Superiore della Sanità a certificare il fenomeno con un’analisi che identifica in 7 milioni le persone in Italia tatuate (il 12% della popolazione). I tatuaggi sono più diffusi tra le donne rispetto agli uomini. Il primo tatuaggio viene effettuato mediamente a 25 anni; la fascia più rappresentativa è quella tra i 35 e i 44 anni, con una prevalenza quasi doppia rispetto alla popolazione generale.
A tali numeri e dati di grande impatto infatti si affiancano però anche problematiche che impattano sul potenziale di crescita. In primo luogo l’assenza di una normativa nazionale e di un profilo professionale e formativo uniforme da regione a regione.
In alcune zone per accedere alla professione basta un corso di poche ore mentre nel Lazio (ed è nota di vanto per la nostra Regione) il corso di formazione è di 800 ore. La stessa normativa regionale prevede anche un aggiornamento biennale di 10 ore; un corso che CNA Frosinone avvierà il prossimo 23 settembre.
Infatti la LR 2/2021 prevede che gli operatori che esercitano le attività di tatuaggio e piercing sono tenuti a partecipare periodicamente a corsi di aggiornamento, con particolare riferimento a quelli relativi all’area igienico-sanitaria nonché ai diversi rischi per la salute e per l’apparato cutaneo, organizzati anche dalle associazioni di settore. Il mancato aggiornamento determina anche una sanzione amministrativa da € 2.000 ad € 10.000.
Lo scorso 12 luglio la CNA di Frosinone ha tenuto un evento, fortemente partecipato, alla presenza del Dr. Giuseppe Marini dell’ASL Frosinone, nel quale sono state ampiamente affrontate le tematiche riguardanti proprio gli aspetti igienico – sanitari, i quali sono molto delicati e che richiedono severi controlli da parte degli Organi Ispettivi, dato il particolare contatto che gli operatori hanno con il corpo dei loro numerosi clienti.

Davide Rossi – Direttore CNA Frosinone: “Da una indagine CNA, in Provincia di Frosinone il settore genera un fatturato di oltre circa 3 milioni di euro, ed è connotato da circa 80 imprese caratterizzate da una forte valenza artistica. Imprese che soddisfano con competenza e professionalità le esigenze di clienti provenienti spesso anche da regioni lontane.
CNA Frosinone è la prima associazione di rappresentanza del mondo artigiano ed a breve, oltre ai corsi di aggiornamento da 10 ore in partenza il 23 settembre 2024, ospiteremo anche incontri tematici tra gli operatori del settore, al fine di organizzare nuovi eventi ed iniziative a supporto ed a tutela della categoria.
Una categoria che subisce come tante altre il fenomeno dell’abusivismo, che in questo caso oltre a danneggiare le imprese oneste, mettono a repentaglio anche la salute dei loro malcapitati clienti, in quanto prive di qualunque autorizzazione, formazione, igiene, rispetto delle norme.
Invitiamo sin d’ora le imprese del settore a segnalarci casi di abusivismo. Segnalazioni che faremo nostre per coinvolgere infine le Forze dell’Ordine e gli Organi ispettivi e di controllo”.

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