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RAPPORTO UNIONCAMERE: ACCONCIATURA ED ESTETICA “ASSUNZIONI DIFFICILI”
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In termini territoriali, le regioni che presentano maggiori difficoltà nelle assunzioni sono la Lombardia e la Campania. La prima relativamente a parrucchieri, estetisti e sciampisti, la seconda in riferimento alla figura di aiuto parrucchiere. In queste regioni, per quanto riguarda le assunzioni attraverso contratti a tempo indeterminato, si passa rispettivamente dall’8,4% per le sciampiste, al 25,1% per gli aiuto parrucchieri al 27,2% per gli estetisti, al 39,1% per i parrucchieri. Si tratta quindi in molti casi di una occupazione stabile e duratura che riguarda sia qualificati che apprendisti.
Questi dati tra l’altro sembrano confermare come da un lato la fase peggiore della crisi è in via di esaurimento e dall’altro che il modello produttivo italiano contraddistinto dalla presenza della piccola impresa diffusa e radicata sul territorio rende possibile la tenuta dell’occupazione “e ha una forte valenza di tenuta sociale”, come ha affermato il presidente di Unioncamere.
L’indagine Unioncamere ha inoltre portato in evidenza la necessità una più stretta collaborazione tra il Ministero del Lavoro e quello dell’Istruzione allo scopo di favorire una migliore comunicazione tra lavoro ed educazione, visto l’emergere di una significativa carenza nell’orientamento dei percorsi educativi.
Il rapporto infatti mette in risalto, cosa peraltro più volte sottolineata da CNA Benessere e Sanità, l’inadeguatezza “qualitativa” tra il profilo ricercato e l’offerta di lavoro, elemento che con frequenza costringe le imprese ad immettere nel ciclo lavorativo soggetti che di fatto dovranno essere “formati” all’interno dell’azienda.
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