Rapporto CNA, le Imprese di Frosinone lavorano fino all’11 luglio per pagare le tasse
Rapporto CNA, le Imprese di Frosinone lavorano fino all’11 luglio per pagare le tasse – Le Imprese di Frosinone lavorano 193 giorni l’anno, dal 1° gennaio e fino all’ 11 luglio, vale a dire per il 53% del tempo, per pagare i tributi e i restanti 172 per i consumi personali e familiari. E’ quanto emerge dal Rapporto CNA “Comune che vai, fisco che trovi”.
Occorre però sottolineare che anche a Frosinone, come nel resto d’Italia, si registra la spinta verso il basso del peso complessivo del fisco sul reddito d’impresa (total tax rate), che infatti dal 61,7% del 2019 scende al 52,9% del 2022. Un dato per il quale Frosinone si attesta al 71° posto su 114 comuni analizzati, in testa la virtuosa Bolzano con il 46,7%, maglia nera Agrigento con il 58%.
Queste proiezioni sono contenute nel Rapporto 2023 “Comune che vai fisco che trovi” a cura dell’Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle piccole e medie imprese, che basa la sua analisi sull’impresa tipo, con un laboratorio artigiano di 350 metri quadrati o un negozio di 175 metri quadrati, ricavi per 431mila euro, un impiegato e quattro operai dipendenti, 50mila euro di reddito.
Nel dettaglio, a Frosinone l’incidenza dell’aliquota Ivs (Invalidità – vecchiaia – superstiti) è pari al 35,2%, delle imposte regionali all’0,9 e di quelle comunali al 14,3.
Ed ecco le sette proposte della CNA:
- proseguire nel percorso di riduzione della tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, eliminando le disparità di trattamento fiscale con i lavoratori dipendenti;
- introdurre un regime premiale nella tassazione dei redditi: “Chi è più efficiente, meno paga”, prevedendo riduzioni automatiche all’aumentare del reddito dichiarato rispetto al reddito “normale” che emerge dagli Indicatori Sintetici di Affidabilità (Isa);
- completare l’eliminazione dell’Irap;
- introdurre un regime di favore con tassazione agevolata per premiare chi investe nella propria impresa personale;
- procedere con la riforma del catasto, avvicinando il valore catastale tassato al mutevole valore di mercato degli immobili;
- agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda, al pari di quanto previsto in caso di conferimenti;
- evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica BtoB, eliminando nel più breve tempo possibile tutti i regimi Iva del “reverse charge” attualmente previsti, lo “split payment”, nonché la ritenuta dell’8% applicata sui bonifici relativi a spese per cui sono riconosciute le detrazioni fiscali.
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