Nuove tariffe postali: CNA Comunicazione scrive all’On Scajola
La scelta di approvare un decreto il 30 marzo, pubblicarlo in Gazzetta Ufficiale il 31 ed annunciare che dal 1 aprile la tariffa postale agevolata è sospesa, getta nel caos ogni editore e ogni testata: chi ha le riviste già stampate e si vede richiedere migliaia di euro in più per la spedizione, ma anche chi ha programmato gli invii periodici per l’anno incorso e stabilito i prezzi degli abbonamenti e chi ha vinto gare d’appalto facendo prezzi che oggi comportano delle perdite. Dai dati che affluiscono dai nostri associati l’aumento delle tariffe è molto alto portando il costo della postalizzazione ad un’impennata che lo porta ad essere la principale voce di costo della realizzazione, più della redazione e della stampa! Questa iniziativa e la sua immediata applicazione colpiranno pesantemente gli operatori professionali che sono rappresentati dalla CNA Comunicazione che editano giornali e periodici locali o di settore, che su queste agevolazioni fanno quadrare da anni i loro bilanci , e sconvolgeranno le pianificazioni commerciali del mondo dell’editoria libraria. Le piccole imprese editoriali inoltre, non potendo raggiungere i volumi necessari per ottenere tariffe vantaggiose da Poste Italiane pagheranno un prezzo più alto rispetto ai grandi gruppi editoriali e saranno obbligate a chiudere le loro testate mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro e coinvolgendo nella crisi tutto un settore produttivo (tipografie, case editrici , grafici, fotografi, agenzie pubblicitarie, che subirà sicuramente un drastico ridimensionamento di mercato. CNA Comunicazione continuerà a sostenere la necessità di una riconsiderazione del provvedimento da parte del Ministro.
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