Il Presidente di CNA Sora Luigi Caruso interviene sugli aspetti economici del gemellaggio Sora-Vaughan

Davide RossiEventi

Il neo eletto Presidente della CNA Comprensoriale di Sora, Luigi Caruso  interviene sul Progetto Ocean Bridge, che il Comune di Sora (nella foto il Sindaco Cesidio Casinelli) sta conducendo grazie al finanziamento della Regione Lazio, per la valorizzazione dell’artigianato artistico ed enogastronomico del territorio sorano in terra canadese, al fine di innescare un processo specifico di internazionalizzazione. Luigi Caruso – “Il viaggio di questi giorni intrapreso dall’Assessorato Attività Produttive a Vaughan è di fatto la prosecuzione di un precorso di coesione dell’importante legame già esistente tra due realtà sociali e culturali molto affini come quella sorana e quella della nostra comunità di Vaughan. Un legame che però solo negli ultimi anni sta vedendo un impegno reale per la sua crescita e sviluppo verso la possibilità di scambi commerciali. La nostra Confederazione non può quindi che guardare con estremo interesse agli sforzi del Comune di Sora e della Regione Lazio che vanno in tale direzione.”

Quali gli aspetti di tale gemellaggio che la CNA ritiene di maggiore interesse?
Vede, di gemellaggi tra Comuni se ne fanno sempre tanti, e la maggiorparte di questi sappiamo essere una mera opera di inutile maquillage e sterile ostentazione da parte di Amministrazioni che intendono fregiarsi di un bello stemma all’ingresso della strada principale di accesso alla propria Città, salvo poi dimenticarsi di quel legame fino al successivo viaggio di piacere di Giunta e Sindaco. Così non è invece per la Città di Sora, il cui gemellaggio con Vaughan, forte anche della presenza lì di circa 30.000 discendenti di nostri concittadini e dell’impegno reale di quest’Amministrazione per programmare attività serie, sta’ diventando una realtà dai risvolti interessanti anche sul piano sociale ed economico, che è quello che a noi sta più a cuore data l’attinenza con il mondo delle Imprese da noi rappresentato

La CNA appoggia quindi tale progetto?
Come non essere parte di quest’idea di sviluppo? Se questo progetto permetterà realmente di far conoscere in Canada i nostri prodotti tipici, riconducibili all’Artigianato Artistico ed Alimentare avremo e di incrementarne le vendite attraverso azioni di sistema per favorire lanon facile opera di internazionalizzazione, allora si sarà fatto il primo piccolo ma importante passo nell’aprire realmente una strada, o un ponte come giustamente richiama il titolo del progetto, verso un mercato al quale non solo l’Artistico e l’Alimentare dovranno sapersi misurare.

Non solo Artigianato tipico quindi?

Paralare di Artigianato Tipico Sorano è un po’ pretestuoso. Certo, vi sono alti esempi di grandi maestri in settori antichi, come ad esempio nell’intaglio e nella lavorazione del legno. Vi sono produzioni alimentari tipiche di prestigio, ma i numeri complessivi di tali imprese e quindi la diffusione di tali “saperi” nel nostro tessuto è oramai talmente minuta che francamente non me la sentirei di “vendere” all’esterno questi settori come uniche realtà del territorio. Ma siamo altresì consapevoli che esse rappresentano comunque un ottimo “biglietto da visita” per una comunità che oltre oceano sarà soprattutto interessata a ritrovare in manufatti artistici e buoni sapori, un giusto ricordo di questa parte di mondo. Quindi avanti così, ma per aprire poi la strada ad altri settori ed altri saperi, dei quali il nostro territorio è altrettanto ricco.

Quale contributo intendete dare al Progetto Ocean Bridge?

Un contributo di idee e di contatto con il mondo delle Imprese, se verremo coinvolti in maniera attiva e diretta. Crediamo soprattutto che il Progetto debba ora porsi degli obiettivi di medio e lungo termine e non sorreggersi più su finanziamenti intermittenti. Trovare da subito le risorse per investire in un processo governato di internazionalizzazione tra due comunità già fortemente legate ma al contempo non ancora organizzate nell’accogliere le rispettive domande ed offerte di scambi. E l’organizzazione va creata e non improvvisata. In tal senso la direzione intrapresa dal Sindaco Casinelli e dall’Assessore Paolacci è sulla strada giusta.

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