Credito alle PMI: una risorsa per lo sviluppo e la crescita dei territori

Andrea CapobassoCredito

Il Convegno sul Credito alla PMI ed il ruolo dei Confidi è stato organizzato oggi da COOPFIDI, il Confidi dell’artigianato e delle PMI più grande della regione promosso dalle Associazioni di categoria dell’artigianato CNA, ACAI e Confartigianato. Il Convegno ha messo in evidenza gli importanti cambiamenti avvenuti nel mercato del credito alle PMI, a seguito della grave crisi economica mondiale iniziata nel settembre del 2008, ed il ruolo che i confidi hanno svolto in questo contesto; ruolo che esce profondamente rafforzato permettendo alle imprese di superare la criticità del rapporto con il mondo bancario. È aumentata la selettività delle banche nei confronti delle imprese e conseguentemente la richiesta di garanzie. I confidi intervengono sia sul piano dell’assistenza e dell’accompagnamento dell’impresa in banca che sul piano delle garanzie, rilasciando la propria garanzia mutualistica. La mission che Coopfidi si pone è quella di sostenere crescita e sviluppo agendo sulla possibilità di accesso al credito per le PMI, gli artigiani e i commercianti che rappresentano la struttura portante della nostra economia. La somma degli investimenti di decine di migliaia di piccole imprese se sostenuti dal sistema bancario sono una fenomenale molla per la ripresa dell’economia, la crescita dell’occupazione e più in generale per la produzione di ricchezza nel nostro territorio. Una stima della funzione svolta nel 2009 dai confidi del Lazio, sviluppata sui dati ufficiali della Regione Lazio relativi al I semestre 2009, indica in circa 350 milioni di euro l’importo erogato dalla banche a favore di imprese che si sono presentate accompagnate dalla garanzia di un confidi. Un risultato eccezionale, per efficacia ed efficienza, se si pensa che è stato raggiunto con un contributo complessivo della Regione di soli 10 milioni di euro, destinati ai fondi rischi dei singoli confidi inproporzione delle garanzie erogate nel periodo. In sintesi le principali preoccupazioni sulla possibilità che i confidi possano continuare ad assistere le imprese possono essere riassunti in:
• la necessità di adeguare i confidi e la loro garanzia alla normativa di Basilea comporta una evoluzione di queste strutture e una progressiva trasformazione in confidi 107, vigilati cioè da Banca d’Italia. È una sfida che i confidi hanno accettato, ma è assolutamente necessario che la normativa di vigilanza a cui sono sottoposti tenga conto delle peculiarità di queste strutture e non sia burocraticamente applicata quella delle banche.
• La crisi ha comportato un trasferimento dei rischi dalle banche ai confidi. I confidi non si sono tirati indietro nell’interesse delle imprese, ma è necessario che vengano attivati dei sistemi di protezione a fronte di un rischio di tenuta di queste strutture.
• In futuro la garanzia dei confidi sarà sempre più richiesta dalle banche e permetterà alle imprese di accedere al credito e di avere tassi migliori. Le politiche di sostegno che innanzitutto le Regioni attiveranno dovranno considerare i confidi quali strumenti di politica industriale, ottimizzando in questo modo sia l’utilizzo delle risorse che metteranno a disposizione delle imprese sia nei termini dell’effetto leva che sono capaci di attivare, che per la diffusione delle misure all’universalità delle imprese, in particolare a quelle di minore dimensione che altrimenti rimarrebbero tagliate fuori.

Rete Imprese Italia, nata la scorso 10 maggio, con la forza che esprime rappresenta una opportunità per le imprese e sicuramente i temi del credito, che accomunano le micro e le PMI che si riconoscono in essa, riusciranno ad imporsi all’attenzione delle Pubbliche Amministrazioni e del sistema bancario con maggiore forza. In questa ottica appare assolutamente di rilievo intervenire sui tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni e delle grandi imprese. Non è più tollerabile che le PMI debbano chiedere di essere finanziate dal sistema bancario per fare fronte ai crediti che vantano nei confronti di questi interlocutori, oppure che siano costrette a licenziare o a chiudere per troppi crediti. Nel corso dell’incontro sono intervenuti Il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello, l’Assessore al Turismo e al Made in Italy della Regione Lazio Stefano Zappalà, il Direttore Generale del Tesoro, direzione Prevenzione reati finanziari Giuseppe Maresca, il Direttore Centrale Crediti di UniCredit Banca di Roma Francesco della Porta e ha concluso il direttore del Censis Giuseppe De Rita, recentemente nominato presidente della fondazione di Rete Imprese Italia.

Contatta il Coopfidi e l’ArtigianCoop della CNA di Frosinone:

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Via Mària, 51
03100 – Frosinone
Tel. 0775/82281
Fax 0775/822084
Dr. Giampiero Tomassi – 0775/8228216 – tomassi@cnafrosinone.it
Gabriella Marzilli – 0775/8228214 – marzilli@cnafrosinone.it
Sabrina Brait – 0775/8228215 – brait@cnafrosinone.it


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Via Giusepe Ferri, 17 – Zona San Giuliano (angolo Bar Gioia)
03039 Sora
Tel. 0776/831952
Fax 0776/060085
Responsabile di Sede: Dr. Davide Rossi
sora@cnafrosinone.it


CNA Sede Territoriale di Cassino

Via Bellini 5/b- Angolo C.so della Repubblica
03043 Cassino
Tel. 0776/24748
Fax 0776/090101 – 178.279.4998
Responsabile di Sede: Dott.ssa Laura Donfrancesco
cassino@cnafrosinone.it


CNA Sede Territoriale di Anagni

Loc. Osteria della Fontana
03012 Anagni
Tel. 0775/772162
Fax 0775/776289
Responsabile di Sede: Dr. Luigi Mei
anagni@cnafrosinone.it
 

 

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