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CNA: ecco le richieste fatte ad Equitalia
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Silvestrini, nel corso della riunione ha avanzato alcune richieste che nei prossimi giorni saranno raccolte in un documento e inviate a Equitalia.
Ecco, in sintesi, le richieste.
- Bisogna prevedere un tetto massimo di incremento delle somme dovute a Equitalia. Oggi gli interessi, gli aggi di riscossione, i rimborsi a pie’di lista per la riscossione e le sanzioni, sommate insieme, fanno incrementare il debito a livelli insostenibili. “Se è insostenibile l’impresa può soccombere – sottolinea Silvestrini – e il risultato è una doppia perdita: perde l’Erario che non recupera l’intero debito, perde il Paese perché muore un’attività economica, piccola o grande che sia”.
- Servono maggiori cautele per tutto quello che riguarda la riscossione dell’imposte e delle sanzioni quando c’è una pendenza di giudizio. “Dobbiamo stabilire una regola generale – spiega Silvestrini – è cioè che sempre, in caso di ricorso in giudizio, la riscossione delle imposte e delle sanzioni è sospesa fino alla emissione della sentenza di primo grado. Dobbiamo evitare in ogni modo che l’impresa sia obbligata a versare contributi che poi si scoprono a posteriori non essere dovuti”.
- L’aggio di riscossione è troppo alto e deve essere progressivamente ridotto. Oggi l’aggio è stabilito nella misura del 9% e pesa sul contribuente nella misura del 4,65% se il pagamento avviene entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale. Arriva al 9% se il contribuente non paga entro 60 giorni. “L’aggio è troppo alto – dice Silvestrini – e deve essere ridotto progressivamente e contemporaneamente al miglioramento dell’attività di riscossione. Inoltre dal 1° luglio Equitalia non sarà più chiamata a emettere la cartella esattoriale. E quindi dal 1° luglio anche l’aggio del 4,65% dovrebbe scomparire”.
- Occorre dare più tempo ai contribuenti per versare le imposte dovute. (Adesso è possibile versare in 72 rate mensili). “Aumentare il numero delle rate certamente rappresenterebbe un aiuto per tante imprese che combattono per restare sul mercato – conclude Silvestrini -. Un aiuto anche per l’Erario dal momento che farebbe aumentare, in questa fase di crisi, il numero dei soggetti in grado di effettuare il completo pagamento dei tributi”.
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