Detrazioni del 36% e del 55% – Cosa cambia con la manovra “Salva Italia”

Andrea CapobassoLegislazione

La Legge n. 214/2011, in sede di conversione del DL. 6/12/2011 n.201 meglio noto come il Decreto Salva Italia emanato dal Governo Monti, ha introdotto alcune modifiche per quel che riguarda:

  • le detrazioni del 36% per le ristrutturazioni edilizie;
  • le detrazioni del 55% per l’efficienza energetica (art. 4 “Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamità naturali”).

In particolare la legge ha disposto che:

  • La detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie diventa permanente. Restano confermati il tetto massimo di 48.000 euro per unità immobiliare e la ripartizione della detrazione in 10 rate annuali. La detrazione viene inoltre estesa agli interventi per la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati da calamità naturali e a tutti gli interventi sulle parti comuni degli edifici,indicate all’articolo 1117 del Codice civile.
  • La detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici viene prorogata fino al 31 dicembre 2012 alle attuali condizioni. Dal 1° gennaio 2013 la percentuale scenderà (a meno di ulteriori proroghe) al 36%, assimilandola quindi a quella per le ristrutturazioni edilizie. Tra gli interventi agevolabili viene inserita la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Restano valide le attuali modalità per accedere all’incentivo.

La CNA, per quel che riguarda le detrazioni del 55%, si era attivata, in fase di approvazione della manovra, per chiedere una proroga più lunga degli incentivi per l’efficienza energetica.
Infatti l’equiparazione, a partire dal 2013, degli incentivi per l’efficienza energetica a quelli per le ristrutturazioni edilizie, finirebbe per penalizzare gli investimenti per il risparmio energetico, che sono certamente più onerosi.

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