“Decreto Sviluppo”, le maggiori novità per le imprese
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al “Decreto Sviluppo”. Queste le misure messe in campo per le attività economiche e le Piccole e Medie Imprese.
IMPRESE | Bonus assunzioni al Sud
Dal 2011 al 2013 credito d’imposta pari a 300 euro per ciascun lavoratore assunto e per ciascun mese ad ogni imprenditore del Sud che assume un dipendente a tempo indeterminato.
Credito d’imposta ricerca
Bonus ricerca su due anni, 2011 e 2012. La misura è fissata nel 90% della spesa aggiuntiva d’investimento. Contratti per la ricerca Il ministero della Pubblica istruzione, come lo Sviluppo economico, è autorizzato a stipulare appositi contratti di programma per la ricerca con soggetti pubblici e privati.
Accorpamento controlli «Esclusi i casi straordinari di controlli per la salute, giustizia ed emergenza», il controllo amministrativo deve essere unificato. Potrà essere operato al massimo con cadenza semestrale e non potrà durare più di 15 giorni. Gli atti compiuti in violazione di tali misure, costituiranno «illecito disciplinare».
Beni obsoleti Raddoppio a 10mila euro del valore dei beni di cui le imprese possono disfarsi, perché obsoleti, per cui sarà sufficiente l’atto notorio.
|
PMI | Contabilità semplificata
Estensione del regime di contabilità semplificata a 400mila euro di ricavi per le imprese di servizi e a 700mila euro di ricavi per le altre imprese.
Incentivi a distretti balneari Arrivano i distretti turistico-alberghieri che godranno di sgravi fiscali ma soprattutto di forti semplificazioni amministrative. Previsto il «diritto di superficie» per gli arenili che durerà 90 anni e potrà riguardare anche «aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti.
|
EDILIZIA | Nuove regole appalti
Per le opere pubbliche fino a un milione di euro si può procedere all’assegnazione senza ricorrere alla gara d’appalto. I lavori fino ad un milione, quindi «possono essere affidati dalle stazioni appaltanti a cura del responsabile del procedimento. L’invito è rivolto, per lavori superiori a 500.000 euro, ad almeno dieci soggetti e per lavori inferiori a 500.000 euro ad almeno cinque soggetti». Limiti alle opere compensative e alle riserve, e brusca frenata sulle varianti in corso d’opera.
|
Condividi