Presentato il Piano di Semplificazione Amministrativa per le imprese e le famiglie
Il parere di CNA e Rete Imprese Italia
“Un programma di semplificazione che giudichiamo non solo utile, ma prezioso, – è il parere di CNA e di Rete Imprese Italia, organizzazione che raccoglie le più importanti associazioni che rappresentano le Piccole e Medie Imprese italiane, - in tempi di crisi in cui le PMI devono far fronte a grandi difficoltà per tenere e per riprendere ad investire salvando lavoro ed opportunità di crescita. Il rispetto dei tempi, inoltre, aumenta la credibilità di un’operazione di semplificazione che deve essere dinamica, verificabile e misurabile nel tempo e collegata a quel processo di valorizzazione delle PMI introdotto dallo Small Business Act europeo e del quale chiediamo la graduale, ma integrale, applicazione. La crisi si attenua, ma non è affatto scomparsa dal nostro orizzonte. Una parte è ormai alle spalle ma, sia pure a macchia di leopardo, esistono aree del Paese ancora in grave disagio economico e sociale con tre emergenze tuttora attuali: l’occupazione, la domanda interna che non riparte, il destino del Sud. In questo senso, recuperare risorse, tempo, ridurre sostanzialmente la ragnatela di incombenze che le imprese devono affrontare, vuol dire creare le premesse per una migliore competitività e per una maggiore produttività del nostro sistema economico che poggia, soprattutto, su migliaia e migliaia di PMI. Questo patto di semplificazione rafforza, anche, la tendenza ad agire in un sistema di collaborazione che realizzi una vera e propria agenda di lavoro per Governo e Parti sociali in grado di ridare centralità a questioni fondamentali come le infrastrutture, il fisco, la salute, in poche parole la modernizzazione del Paese. Soprattutto in termini di semplificazione è assolutamente essenziale che si dia corso ad un’ opera capillare che riproponga queste intese sul territorio, coinvolgendo le Autorità locali, dando respiro e nuova agibilità all’impegno degli imprenditori, ovunque. Il complesso di semplificazioni che andiamo a varare e che va dalla informatizzazione, al collegamento telematico per servizi on-line, alle conseguenti possibilità di autocertificazione, è certamente una frontiera da raggiungere nel più breve tempo possibile, non da una minoranza di Pmi ma dall’insieme di quei 4,5 milioni di imprese che costituiscono la parte più rilevante della nostra vita economica. Per fare questo occorre anche predisporre adeguati incentivi, oltre che monitorare con grande attenzione le tappe di un processo che le imprese attendono da fin troppo tempo”.
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