42° Assemblea Annuale della CNA di Frosinone
Si è svolta il 30 ottobre, la 42° assemblea annuale della CNA di Frosinone. L’evento intitolato “Il sistema Italia: crisi ciclica o declino?” è stato aperto dalla relazione annuale del Presidente della CNA di Frosinone Giovanni Proia seguita dagli interventi di: Nicola Ottaviani – sindaco di Frosinone, Giovanni Re – Community Manager della Roland DG Mid Europe e Lorenzo Tagliavanti – Direttore della CNA di Roma e del Lazio. L’assemblea si è chiusa con l’intervento del Presidente Nazionale della CNA Daniele Vaccarino.
Daniele Vaccarino – Presidente Nazionale CNA: “Dal giorno in cui sono stato eletto presidente nazionale mi sono imposto di essere vicino alle sedi territoriali della CNA che sono quelle che operano sul territorio e la linfa vitale della nostra associazione. Stiamo vivendo un momento di estrema difficoltà economica ma anche politica e sociale. Non possiamo nasconderci, anche il mondo della rappresentanza sindacale e dell’associazionismo è in difficoltà e non solo perché la sua legittimità viene messa in discussione da chi oggi è al governo. L’associazione subisce sia pressioni dal basso, gli associati che ci chiedono cosa facciamo per loro e quali sono i vantaggi di aderire all’associazione, che dall’alto con la politica che tratta la rappresentanza sindacale come un arnese vecchio. In questo quadro dobbiamo proiettare l’associazione nel futuro ripensandola, individuando i bisogni veri delle imprese e cercando di rappresentarle al massimo.
Sulla legge di stabilità 2015. Noi che tutti i giorni siamo a contatto con i nostri lavoratori sapevamo benissimo che gli 80 non si sarebbero trasformati in consumi, così come il TFR in busta paga rischierebbe di esser un altro duro colpo inferto alle piccole imprese. Serve un deciso cambio di rotta, attendiamo di sapere cosa diventerà concretamente il Jobs Act. Occorre capire che la crisi economica ha colpito i datori di lavoro tanto quanto i lavoratori”.
Giovanni Proia – Presidente CNA Frosinone: “La CNA di Frosinone compie quest’anno il suo 42° anno di attività e per questo è giusto fare il punto sullo stato in cui versa la nostra associazione. Nell’ultimo anno, nonostante la difficile situazione, abbiamo incrementato il numero di imprese associate confermando un trend positivo che dura da qualche anno, siamo l’associazione più rappresentativa della nostra provincia e offriamo ai nostri associati servizi di qualità.
L’Italia da ormai 6 lunghi anni versa in una grave situazione recessiva per questo, nel corso di questa Assemblea, abbiamo voluto chiederci se effettivamente stiamo vivendo una crisi ciclica o siamo di fronte a qualcosa di più profondo.
Per fare impresa oggi occorre essere degli eroi. Non si possono definire in altro modo chi, nonostante una pressione fiscale oltre il 50% ed una politica che stenta a dare risposte e ad indicare una via di uscita, si ostina a rischiare in proprio. Ma dobbiamo andare avanti. Lo dobbiamo fare per noi stessi, per le nostre famiglie, per i nostri lavoratori. Non possiamo lasciare ai nostri figli uno mondo peggiore di quello che i nostri genitori hanno lasciato a noi. Per questo abbiamo voluto che alla nostra assemblea partecipasse. Giovanni Re, communty manager della Roland. Ci sembrava la persona giusta per lanciare un messaggio di speranza raccontando e prospettando le strade che possono proiettare l’artigianato nel futuro”.
Giovanni Re – Community Manager Roland DG Mid Europe: “Sono qui per lanciare un messaggio di speranza e per questo non voglio parlare di crisi. Siamo difronte ad un cambiamento epocale e in luce di questo l’artigianato va ripensato. I nostri artigiani hanno delle professionalità che vanno proiettate nel futuro. Chi può guadare al futuro e alle nuove tecnologie, che possono essere utili a dare nuova linfa all’artigianato, dei nostri figli. Per questo come Roland stiamo portando avanti il progetto “di padre in meglio”, dallo scambio di competenze intergenerazionale possono nascere idee nuove e ridare vigore ad imprese artigiane attive da anni. La realtà nella quale ci muoviamo è cambiata, il mercato è cambiato . Abbiamo le competente e gli strumenti per guardare con fiducia al futuro”.
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